La politica del “prezzo sempre più basso” ha privato i paesi ricchi di prospettive aumentando disoccupazione e improduttività. Nello stesso tempo ha reso ancora più poveri i paesi emergenti facendo scivolare il potere dalle mani degli Stati in quelle delle multinazionali che certo non hanno come interesse la difesa dei diritti umani in tutto il mondo.

Serigrafia tessile: capitalizzare l’eccellenza per mantenere un alto potere contrattuale.

L’alternativa “non convenzionale” è la politica della ricerca e sviluppo di “soluzioni” alle problematiche del processo di stampa migliorando il risultato e la redditività d’impresa.
Riduzione dei fermi macchina, dei consumi e degli scarti a favore della qualità, della morbidezza e dell’eco-sostenibilità.  Un’alternativa accessibile solo con la disponibilità a mettere in discussione il proprio sapere e le certezze acquisite con l’esperienza aprendosi a nuove soluzioni qualitative capaci di recuperare i costi, garantire al prodotto finale competitività e marginalità. Apprezzamento e fidelizzazione del cliente.

Cambiare aprendosi al confronto e alla condivisione è l’unica speranza per il futuro.
E la serigrafia tessile deve svolgere il suo piccolo ma fondamentale ruolo. Capitalizzare l’eccellenza anziché frenare l’emorragia produttiva, ad esempio.
L’Italia, con il suo patrimonio di creatività, stile ma anche tecnologia, ha le potenzialità per essere il laboratorio di sviluppo e ricerca oltre che privilegiato consulente dei brand e degli stilisti.
Un patrimonio di inventi va e pensiero per sviluppare prodotti , tecniche e tecnologia capaci di rispondere alle nuove esigenze e di mantenere un alto potere contrattuale in tutto il mondo.